In valle Seriana, tra le cime più celebri delle Orobie, svetta sull’altipiano di Clusone il massiccio dell’Alben, a 2019 metri di altitudine.
Riconoscibile all’orizzonte per il degradare compatto e austero delle sue propaggini fitte di sentieri e alpeggi, l’Alben è meta costante di escursioni e incontri, punto di riferimento diffuso dai diversi versanti. Ed è proprio su uno di questi che ha avuto inizio la recente performance-installazione “la sposa” che Ivano Parolini ha ideato in occasione delle giornate internazionali contro il femminicidio e che ha successivamente trovato sede ed allestimento nello spazio storico del lanificio Rudelli a Gazzaniga.
Non casualmente l’apertura si è svolta “en plein air”, su quel sentiero di montagna non semplice, portando metri di iconico strascico bianco, irto di simboli di dolore e sofferenza, a tracciare un percorso in “ascendere” che potesse potentemente rendere il senso profondo dell’azione stessa: l’Alben metafora quindi per una risalita verso una meta possibile di pacificazione e in tal modo l’ambientazione della performance in quel contesto inusuale e aspro, acquista una verità che solo la tragica rappresentazione può disvelare.
Dedicata, come è stato sottolineato, alla tragica morte dell’artista milanese Pippa Bacca avvenuta in Turchia il 31 marzo 2008, l’installazione che ha visto la partecipazione congiunta dell’artista e di sua moglie Paola, cerca e trova un forte impatto visivo ed etico nella messinscena diretta della morte per mano del più insospettabile, del più intimo, della persona che più di ogni altra dovrebbe esser baluardo vigile e solidale al male, all’oltraggio.
Sta in questa coraggiosa drammatizzazione di sé il cuore della performance, vissuta dai protagonisti con profondo coinvolgimento, testimoniando con civile adesione la propria condanna per un sempre più oscuro, “normale”, quotidiano convivere.
L’interpretazione diretta della coppia, non rara tra i performers contemporanei aggiunge allo svolgersi dell’azione un soffio di autenticità al di là della “finzione” artistica, ricreando nell’ossimoro irrisolvibile uno dei punti più alti del mistero dell’arte.
Dicembre 2018
Sandra Nava